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Processione del Cristo Morto – Venerdi Santo


 Video di repertorio

 Ogni anno, dal 1500, migliaia di fedeli assistono con devozione alla storica processione del Cristo Morto a Monteprandone.
Il venerdì santo, prima della Pasqua, alla sera, tutti si ritrovano nella Chiesa di San Niccolo di Bari, arrivando da ogni parte per vivere un momento spirituale che sa unire il folclore con la preghiera, la contemplazione con la storia, la tradizione con l’attualità.
Sono oltre 300 le persone del paese che vestono i ruoli dei personaggi storici che compongono la processione, dalle pie donne ai portatori, dalia banda ai chierichetti. La confraternita della Pietà e della Morte decise, nel 1847, di avere nella processione del venerdì santo una Bara bella e preziosa che potesse essere l’orgoglio di tutti i cittadini e nella sua bellezza far contemplare e pregare il Cristo Morto. Fu così che l’artista Emidio Paci realizzò in legno la bellissima statua del Cristo morto e Tanno successivo Sante Morelli gli preparò la Bara realizzandola in legno e a misura delle stradine paesane. Nel 1851 si commissionò a Tito Boccachiodi ia doratura e nel 1855 con il velluto, le stoffe, le frange d’oro e d’argento, i cuscini e i fiocchi si completò anche l’ornamento. La spesa fu di oltre 220 scudi romani.
La Bara era terminata e così nel 1859 per la prima volta uscì in processione incantando i fedeli: maestosa, splendente, misteriosa, imponente e mistica. Ancora oggi l’elemento centrale della processione è la Bara e chiunque la vede ne rimane affascinato e non può fare a meno di ritornare l’anno successivo.
Essa pesa oltre 400 chili e viene portata a spalla da 4 giovani (vestiti di nero) che si danno il cambio con le altre squadre lungo il percorso. Il paese illuminato con le fiaccole respira l’aria mistica e medievale.
Se tutta la processione si svolge attorno alla bara non bisogna trascurare le altre parti importanti e preziose:

* La Croce e i simboli della passione;
* Le sette parole dette da Gesù ricamate in oro su splendidi gonfaloni rossi;
* Le vergini vestite di bianco rappresentate dalle bambine della parrocchia;
* Le pie donne vestite di nero che con i loro canti di lamento accompagnano la processione alternandosi alla preghiera e al suono della banda;
* Le ragazze con le sette spade;
* La banda musicale con i mantelli neri;
* Le autorità religiose e civili;
* La statua di San Giovanni;
* La bellissima e preziosa statua della Madonna Addolorata con la corona d’oro.

Anche quest’anno nel venerdì santo alle ore 21 si compirà questo antico e tradizionale rito.
La Confraternita della Pietà e della Morte di Monteprandone si è ricostituita dopo settantanni, esattamente il 9 giugno 2009.